Abitare in partecipazione sociale, un progetto di Ergonomia applicato all’architettura sostenibile

Description

L’impoverimento delle relazioni umane interpersonali, conseguente all’avvento dei nuovi media, che favoriscono un modello di comunicazione non fisica, suggerisce una nuova tipologia abitativa, il “co-housing”, ovvero la realizzazione di alloggi collaborativi. Queste innovative residenze tendono a favorire la condivisione dei servizi per l’abitare e delle attività lavorative, il co-working, in primis. Inoltre, tale formula socioeconomica consente l’attuazione di notevoli risparmi energetici e degli acquisti in comune, attuando, altresì, innovativi percorsi di resilienza nella vita e nel lavoro. I dati ISTAT indicano che più di un terzo delle famiglie italiane sono composte da persone sole, ad esempio anziani che vivono in solitudine, studenti, che spesso frequentano complessi formativi lontani dalla loro famiglia di origine. V’è anche il problema dei “single”, delle donne vittime di violenza, dei separati. La trattazione compie un rapido excursus dalle prime comuni del novecento, sino all’attuale “Metaverso” ed intende fornire una risposta mirata alle nuove esigenze di residenza sociale, con esempi progettuali presentati alle ultime tre Biennali di Architettura a Venezia.