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Religione e letteratura nella Firenze oligarchica, medicea e savonaroliana

Iniziando dalla premessa che in ogni regime si stabiliscano rapporti tra potere politico e cultura, il saggio analizza gli stretti rapporti tra regime mediceo, letteratura e religione nel corso del ‘400. Si individuano almeno tre peridi ben distinti: uno dell’inizio del potere mediceo con Cosimo de’ Medici, con una letteratura ancora di tipo oligarchico, soprattutto […]

ISBN: 979-8-89248-658-3

39.99

Additional information

ISBN

979-8-89248-658-3

Author

Paolo Orvieto

Publisher

Publication year

Language

Number of pages

151

Description

Iniziando dalla premessa che in ogni regime si stabiliscano rapporti tra potere politico e cultura, il saggio analizza gli stretti rapporti tra regime mediceo, letteratura e religione nel corso del ‘400. Si individuano almeno tre peridi ben distinti: uno dell’inizio del potere mediceo con Cosimo de’ Medici, con una letteratura ancora di tipo oligarchico, soprattutto tradizionalmente religiosa (laude, sacre rappresentazioni, ecc.), assicurata da autori come Feo Belcari e da autrici (Lucrezia Tornabuoni e Antonia Pulci). Fase contrassegnata anche dalle altrettanto popolari infrazioni carnevalesche e da ballate amorose o oscene, del giovane Lorenzo de’ Medici (e di Lugi Pulci). Dal 1473 una nuova fase religiosa, quella ficiniana neoplatonica, con una eterodossa teologia, non cristiana, che fa capo agli esoterici pre-cristiani Ermete Trismegisto, Zoroastro, Orfeo, tutti confluiti nel grande Platone. Infine la terza fase post-1478, con l’avvento di Savonarola e il ritorno alla più ortodossa fede nelle Scritture cristiane, fase ben testimoniata dalle ultime opere poetiche di Lorenzo de’ Medici e degli altri ex-neoplatonici.